Cancro batterico del pomodoro

Immagine copertina Consorzio Fitosanitario di Parma

Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis

Di cosa si tratta?

Il batterio è l’agente causale del cancro batterico del pomodoro. In Italia questa malattia è segnalata in diverse aree di coltivazione del pomodoro ed è in grado di infettare anche Solanacee spontanee come Solanum douglasiiS. nigrum e S. triflorum.

La malattia si trasmette principalmente per seme sulle lunghe distanze con il commercio. In campo, la diffusione della malattia è favorita da piogge, irrigazioni e operazioni colturali. Per questo, è importante attuare strategie di lotta al patogeno di tipo preventivo.

Cancro batterico del pomodoro

Sintomatologia

I sintomi possono comparire in tutte le fasi del ciclo vegetativo, ma quando compaiono verso la fine del ciclo possono essere confusi con manifestazioni di senescenza. Lo sviluppo del patogeno è lento e più frequentemente viene individuato tra la fase di allegagione e la fase di inizio della maturazione dei frutti (luglio-agosto). Temperature intorno ai 28°C ed elevata umidità ambientale favoriscono la malattia, portando ad un rapido sviluppo dei sintomi.

I sintomi di cancro batterico sono osservabili su tutti gli organi della pianta.

Le foglie inizialmente avvizziscono e si piegano a doccia verso l’alto, successivamente ingialliscono e disseccano; spesso risultano affette le foglie di una sola parte della pianta.

Sul fusto compaiono striature longitudinali decolorate in corrispondenza delle quali si possono formare profonde fenditure (cancri) e il tessuto vascolare appare imbrunito. Talvolta è possibile osservare, al taglio trasversale, un caratteristico imbrunimento a ferro di cavallo del tessuto vascolare del picciolo delle foglie. Inoltre, sui piccioli fogliari e sul fusto si rilevano talvolta piccole vescicole biancastre che possono dare origine a cancri.

Sui frutti occasionalmente si osservano piccole maculature tondeggianti a “occhio d’uccello”, inizialmente idropiche e poi brune, di diametro di 1-3 mm, circondate da alone biancastro.

I semi non manifestano sintomi, tuttavia, se il frutto si presenta deformato e di dimensioni ridotte rispetto alla norma, possono essere piccoli e neri.

La giovane pianta colpita dalla batteriosi può subire un rallentamento nello sviluppo vegetativo. Forti attacchi di cancro batterico sono causa del disseccamento dell’intera pianta.

Cancro batterico del pomodoro
Cancro batterico del pomodoro
Cancro batterico del pomodoro

Misure di contrasto

La lotta contro il cancro batterico del pomodoro è di tipo preventivo.

Il rischio di infezione è maggiore nelle coltivazioni di pomodoro da trapianto, rispetto a quelle ottenute per semina diretta. Infatti, la fase di preparazione delle piantine può portare ad un accumulo dell’inoculo batterico nella fase di coltivazione in serra.

Di seguito si riportano i punti critici del processo produttivo, nei quali è opportuno intervenire per poter realizzare un controllo adeguato e mirato.

1. Scelta del seme:

  • Il seme deve essere ottenuto da coltivazioni esenti da batteriosi;
  • Il seme può essere sottoposto a pulizia mediante fermentazione con aggiunta di acido cloridrico per ridurre il livello di contaminazione batterica;
  • La rasatura del seme è in grado di eliminare parte della carica microbica;

2. Preparazione delle piantine in vivaio:

  • Prevedere un’adeguata climatizzazione, favorendo la ventilazione nelle serre;
  • Disinfettare contenitori, attrezzi, terriccio, bancali e quanto altro può venire a contatto con le piante con sali di ammonio quaternario o formalina;
  • Evitare l’irrigazione per aspersione;
  • Effettuare trattamenti con prodotti a base di rame;
  • Eliminare tempestivamente le piante infette;

3. Operazioni di trapianto

  • Utilizzare attrezzi non contaminati e disinfettare le mani;
  • Evitare operazioni che possono causare ferite.    

4. Coltivazione a pieno campo ed in serra

  • Adottare ampie rotazioni colturali (4-5 anni);
  • Eliminare le piante di pomodoro spontanee;
  • Evitare un’eccessiva concimazione azotata e mantenere equilibrato il livello del potassio;
  • Non irrigare per aspersione;
  • In condizioni di bagnatura delle piante evitare le operazioni colturali che causano ferite;
  • Eliminare le piante infette ed i loro residui;
  • Effettuare trattamenti con prodotti rameici.

Inoltre, è consigliabile, nei casi di sospetta batteriosi, campionare il materiale vegetale e richiedere un’analisi batteriologica.

Fonti:

https://gd.eppo.int/taxon/CORBMI/photos

https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/avversita/schede/avversita-per-nome/cancro-batterico-del-pomodoro