La grafiosi (Ophiostoma ulmi) è un fungo che infetta le piante di olmo, in particolare le specie nostrane (olmo campestre). Questa patologia è stata riscontrata per la prima volta in Italia negli anni ’20 e si ipotizza che sia arrivata dall’Asia mediante legno infetto, ma è dalla fine degli anni ’60 che una grave epidemia, provocata dall’introduzione di un ceppo più virulento del fungo, portò alla scomparsa di gran parte del patrimonio di olmi nel nostro Paese. Da qualche anno si assistite ad un ritorno epidemico della malattia. Questo fungo si insedia nei fasci vascolari della pianta determinando l’occlusione degli stessi, con conseguente difficoltà di acqua e linfa a raggiungere la chioma, ed emettendo sostanze tossiche; pertanto le foglie appassiscono e seccano a partire dai rami nella loro porzione distale fino ad interessare tutta la chioma. Il risultato finale è la morte della pianta, talvolta anche in tempi molto rapidi (colpo apoplettico) soprattutto nei mesi estivi più caldi e siccitosi.
Ophiostoma ulmi è veicolato dall’uomo con le attività di potatura e, soprattutto, da piccoli insetti Coleotteri Scolitidi che scavano gallerie nel legno appena sotto alla corteccia. Essi sono attirati da piante indebolite: se colonizzano un olmo infetto da grafiosi si sporcano con le spore del fungo e quando migrano su un olmo sano favoriscono l’infezione fungina. La diffusione della grafiosi avviene anche per anastomosi radicale, cioè per contatto tra le radici di olmi contigui. Piante di olmo disseccate si possono notare lungo i bordi delle strade, nelle campagne, ma anche in ambiente urbano. Le piante infette andrebbero abbattute e distrutte per impedire che il fungo e gli eventuali Scolitidi si diffondano ad altri olmi ancora sani, nonché per motivi di sicurezza (le piante morte sono a rischio di schianto). Purtroppo, ad oggi, non esistono metodi di lotta efficaci per debellare o contenere la malattia, ma è importante la prevenzione: evitare di effettuare potature e cercare di mantenere le piante in buono stato vegetativo e fitosanitario (eseguire trattamenti contro altri patogeni o parassiti, evitare ristagni idrici nel terreno). Se si desidera mettere a dimora un olmo nel proprio giardino si consiglia di preferire l’olmo siberiano, o suoi ibridi, in quanto più resistente alla grafiosi.