I risultati del monitoraggio di Diabrotica – Anno 2006

Immagine copertina Consorzio Fitosanitario di Parma

SITUAZIONE DIABROTICA 2006 IN PROVICIA DI PARMA

Si è concluso per il 2006 il monitoraggio di diabrotica effettuato dal Consorzio fitosanitario nei comuni della provincia in cui viene coltivato il mais.

Le catture degli adulti, effettuate tramite trappole a feromone e cromotropiche posizionate in campi ristoppiati a mais, sono risultate superiori rispetto a quelle degli anni precedenti, con punte anche di 200 individui catturati in una settimana in un singolo appezzamento. I comuni con le maggiori catture sono risultati Polesine, Sissa e Fontevivo dove si è raggiunto un totale di 371 individui catturati durante la stagione vegetativa. Nel comune di Noceto invece si è trovata diabrotica per la prima volta.

I primi adulti sono stati osservati al 21 luglio, mentre il picco di catture si è verificato tra le prime due settimane di luglio e la presenza dell’insetto in campo si è protratta indicativamente fino all’inizio di agosto. In campo non sono stati notati sintomi dovuti all’attività nutritiva larvale (piante allettate, che tendono a raddrizzarsi assumendo un tipico portamento a collo d’oca) e degli adulti (rosure a livello delle foglie e delle sete fiorali della pannocchia).

Nella maggior parte delle aziende monitorate si è notato un aumento esponenziale degli individui di diabrotica.

Se si considera che una femmina di diabrotica fecondata può deporre in media 400-500 uova, si può comprendere l’alto potenziale biotico che ha portato a comprendere diabrotica nella lista degli organismi nocivi da quarantena. Siamo in una situazione in cui, se non si pongono le necessarie restrizioni, come la rotazione colturale, nel giro di 2-3 anni si potranno osservare i primi danni in campo con allettamento delle piante e i conseguenti danni produttivi.

Per impedire all’insetto di raggiungere densità dannose al mais occorre applicare in modo più rigido le norme previste dal decreto di lotta obbligatoria; fondamentale è evitare di ristoppiare il mais.

il Servizio Fitosanitario regionale ha predisposto la nuova determinazione (n° 15187 del 02/11/2006) per la lotta a Diabrotica nel 2007. Il divieto di ristoppiare il mais riguarderà le zone d’insediamento: comuni di Busseto, Colorno, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Mezzani, Noceto, Parma, Polesine P.se, Roccabianca, San Secondo, Sissa, Soragna, Sorbolo, Torrile, Trecasali, Zibello. Solo nel Comune di Noceto verrà autorizzato il ristoppio della coltura sul 50% della superficie coltivata a mais nel 2006 per permettere alle aziende che operano in quel territorio l’introduzione della rotazione colturale (almeno biennale).

Solo sulla base di una richiesta motivata, tramite la compilazione di apposito modulo, il Consorzio Fitosanitario potrà concedere deroghe al divieto di ristoppio secondo un regolamento che prevede un monitoraggio aziendale con trappole cromotropiche e l’esecuzione di un trattamento contro gli adulti nella seconda metà del mese di luglio in caso di catture. La richiesta di deroga può avvenire al massimo per tre anni consecutivi, al 4° anno è comunque necessario interrompere la monosuccessione. Si invitano pertanto gli agricoltori ad effettuare, compatibilmente alle esigenze aziendali, scelte alternative al ristoppio del mais.