È una specie originaria del Giappone e presente in diversi altri Paesi, tra cui gli Stati Uniti, dove causa ingenti danni e un significativo ricorso a trattamenti insetticidi per il suo controllo.
Con il decreto ministeriale 17 marzo 2016, che definisce le misure d’emergenza per impedire la diffusione di Popillia japonica nel territorio della Repubblica italiana, è stata disposta la realizzazione di indagini annuali per rilevarne l’eventuale presenza sul territorio nazionale.
Popillia japonica compie alle nostre latitudini una sola generazione all’anno. Gli adulti emergono dal terreno a partire dal mese di giugno e si spostano sulle piante ospiti per l’alimentazione e l’accoppiamento, preferendo le esposizioni soleggiate. I maschi compaiono alcuni giorni prima delle femmine. L’epoca di volo va da giugno a settembre, con la maggior presenza a metà luglio.
La deposizione delle uova avviene sotto il cotico erboso, in genere in prati umidi di graminacee, all’interno di gallerie profonde 5-10 cm.
Le larve si spostano orizzontalmente e verticalmente nel terreno e con il calare delle temperature o nella stagione più secca tendono a stazionare più in profondità dove l’umidità è maggiore. Nei mesi invernali la popolazione, composta in prevalenza da larve di III età, staziona nel terreno ad una profondità variabile tra i 10 e i 25 cm.
In primavera si spostano nuovamente negli strati più superficiali del terreno dove riprendono l’attività trofica a carico delle radici delle piante. In tarda primavera, completato lo sviluppo sviluppo e raggiunti circa 32 mm di lunghezza, le larve di III età si impupano all’interno di celle terrose.


Il monitoraggio viene effettuato con trappole per la cattura di adulti (maschi e femmine). Ad oggi le catture sono risultate negative.
Chi vedesse esemplari come quelli raffigurati nella foto illustrativa è pregato di contattare tempestivamente il nostro ufficio tel: 0523/571245 oppure via e-mail fitosanpiacenza@regione.emilia-romagna.it.