COS’È
La flavescenza dorata è una patologia tipica della vite causata da un fitoplasma (microrganismo simile ai batteri, ma privo di parete cellulare) che vive nei vasi floematici delle piante impedendo un corretto flusso di linfa elaborata nei vari organi. La trasmissione di questo patogeno avviene, da piante infette a piante sane, grazie ad un insetto vettore detto Scafoideo (Scaphoideus titanus). La commercializzazione di materiale di moltiplicazione infetto è stata la causa maggiore di diffusione della patologia in Europa, ed in particolar modo dalla Francia all’Italia, in cui i primi sintomi furono segnalati già a partire dal 1973.
Attualmente la malattia è diffusa in tutte le aree viticole del Nord Italia e interessa anche le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna per quanto riguarda l’Emilia Romagna.
COME SI RICONOSCE
La FD dà origine a sintomi, visibili soprattutto in avanzata stagione vegetativa, che interessano tutti gli organi della pianta: foglie, germogli e grappoli.
Sintomi su foglie. Il lembo fogliare si accartoccia e i margini si piegano verso la pagina inferiore, la foglia assume una forma triangolare, diventa carnosa e “scrocchia” se schiacciata con la mano. Il colore della foglia viene alterato: nelle varietà di vite a bacca bianca si osserva un ingiallimento localizzato o esteso del lembo (da qui il nome di flavescenza dorata), mentre nelle varietà a bacca rossa si nota un arrossamento attorno alle nervature o diffuso a tutta la superficie fogliare. Questo sintomo è dovuto ad accumulo dei pigmenti sintetizzati (flavoni e antociani rispettivamente per i due casi) a causa del fatto che le colonie del fitoplasma nei vasi floematici ne impediscono la distribuzione a tutta la pianta ed in particolare ai grappoli.
Sintomi sui tralci. I tralci di piante colpite da FD germogliano e si sviluppano stentatamente, gli internodi si presentano raccorciati e si osservano anomalie nella lignificazione. In generale la pianta assume un aspetto prostrato. La presenza di porzioni ancora verdi dei tralci in autunno porterà ad una maggiore sensibilità degli stessi alle basse temperature invernali.
Sintomi sui grappoli. Se la pianta è infetta da FD, i grappolini possono disseccare, rimanendo attaccati ai germogli, già in prefioritura. Più tardivamente invece si osserva un appassimento iniziale degli acini, che può essere generalizzato o localizzato sul grappolo, seguito da un loro disseccamento.
PREVENZIONE E LOTTA
Attualmente i mezzi di lotta sono esclusivamente di tipo preventivo: messa a dimora di barbatelle certificate ottenute con materiale di moltiplicazione sano e interventi chimici contro l’insetto vettore.
Si ricorda che la lotta alla FD è obbligatoria in tutto il territorio nazionale ai sensi del DM del 31 maggio del 2000, il quale dispone di specifici interventi di prevenzione nelle aree indenni, di eradicazione della malattia nelle zone dichiarate “focolaio” e di contenimento nelle zone in cui la FD è ormai insediata da tempo. È il Servizio Fitosanitario Regionale a stabilire, mediante attenti monitoraggi, le zone focolaio e a prescrivere gli interventi obbligatori al loro interno.
La presenza di sintomi sospetti deve essere segnalata tempestivamente alle strutture fitosanitarie competenti affinché vengano effettuati gli opportuni controlli e possano essere individuati nuovi focolai.