L’annata vegetativa 2013 è stata molto particolare per le coltivazioni di mais: a causa delle continue piogge i terreni erano spesso saturi di acqua e difficilmente lavorabili, condizione che ha procrastinato le semine che, in alcuni casi, sono avvenute a giugno. Questa situazione ha sicuramente sfavorito la diabrotica (Diabrotica virgifera), dato che le larve nascono in maggio-inizio giugno ed in molti appezzamenti non era ancora stato seminato il mais, ovvero non erano presenti le radici di cui si nutrono. Si era pertanto ipotizzato che le popolazioni dell’insetto fossero in decrescita, andamento che è stato poi confermato dal monitoraggio che i tecnici del Consorzio Fitosanitario eseguono ogni anno dal 2003, anno di prima comparsa dell’insetto in provincia di Parma.
Sei sono le aziende con appezzamenti di mais in monosuccessione dislocate nel territorio provinciale che sono state monitorate a partire da fine giugno fino ad ottobre, mediante l’utilizzo di trappole cromotropiche gialle ad innesco feromonico. Le catture settimanali di adulti di Diabrotica sono state scarse nella maggior parte dei siti, ad eccezione di una zona a sud di Parma dove il mais era stato seminato secondo i canoni della coltura. In ogni caso, nessun dato preoccupante e nessun danno alle coltivazioni è stato rilevato.
La popolazione di diabrotica in provincia di Parma è sotto controllo, anche grazie alla generalizzata pratica della rotazione colturale che è fondamentale per la limitazione della sua diffusione (come previsto dal DM di lotta obbligatoria 08/04/2009 e dalla Determinazione regionale n. 16414 dell’11/12/2013) e che è possibile praticare in tutte le aree del territorio provinciale, con la sola eccezione di qualche terreno in zona golenale.