La difesa contro questo lepidottero presenta molte difficoltà legate alla vita endofita delle larve che le rende difficilmente raggiungibili dai trattamenti. Tra l’altro, essendo una specie di recente introduzione, non esistono ancora prodotti fitosanitari registrati per questa avversità e le società chimiche stanno valutando l’efficacia dei loro insetticidi per chiederne poi l’estensione d’impiego.
L’insetto risulta molto dannoso per l’elevato potenziale riproduttivo, per la sua velocità di diffusione territoriale e per la mancanza di entomofagi specifici nelle aree di nuovo insediamento.
In allegato la presentazione dell’avversità e i primi dati sulla diffusione a Parma
Documento tecnico Tuta absoluta approvato dal CFN 23.06.2009.pdf