Vespa cinese del castagno

Dryocosmus kuriphilus

ANTEFATTO

Questo imenottero infeudato al castagno è un organismo nocivo recentemente rinvenuto sul territorio nazionale (2002-Piemonte) e regionale (2008 Carpineti-RE) momento in cui è iniziato il monitoraggio specifico anche a Piacenza che ha dato esito positivo solo nel 2010 quando nel parco provinciale sono stati rilevati i primi sintomi.

SITUAZIONE

Dal 2008 il territorio collinare-montano della provincia è stato interessato da un monitoraggio specifico che ha visto la collaborazione anche del Corpo Forestale dello Stato, il quale con numerose segnalazioni ha contribuito a delineare la presenza di questo organismo nocivo al castagno. Nei primi anni (2010-2012) il parassita era scarsamente presente facendo la sua comparsa nella parte est della provincia (espandendosi dalla provincia di Parma e dalla Liguria) per poi diffondersi (2013-2014) al resto del territorio provinciale (con presenza di castagno) ed interessando ad oggi (pur con livelli di infestazione anche molto diversi) tutte le zone in cui è presente castagno (in purezza o nei boschi misti).

OBIETTIVI

L’obiettivo a cui si è lavorato in questi anni è stato quello di favorire meccanismi biologici di controllo della vespa cinese, in primo luogo attraverso l’introduzione nei castagneti del suo naturale antagonista, l’insetto Torymus sinensis coprendo gradualmente e in funzione della disponibilità di materiale i boschi di castagno presenti sul territorio provinciale.

INTRODUZIONE DI TORYMUS SINENSIS

L’introduzione però non è stata possibile fino ad un effettivo insediamento del parassita. Accade infatti che per insediarsi l’insetto antagonista (Torymus sinensis) deve trovare una presenza cospicua del parassita del castagno (Dryocosmus kuriphilus), in quanto questi due organismi sono strettamente legati e il primo non può vivere senza il secondo a spese del quale completa il propro ciclo vitale.

Ne consegue che da quando viene rinvenuto a quando è possibile effettuare i primi rilasci deve passare un intervallo di tempo sufficiente al fine del raggiungimento della densità ottimale per l’insediamento dell’insetto antagonista e possano essere effettuati i rilasci.

SITUAZIONE DEI RILASCI SUL TERRITORIO PROVINCIALE

Sono stati interessati dal rilascio i seguenti siti:

  • 2015 (n. 20 rilasci): Ferriere (loc. Cassimoreno, loc. Cattaragna, loc. Cattaragna-I Pianoni,, loc. Bosco Grande), Gropparello (loc. Veggiola-Strada della Costa, loc. Gusano-Il Poggio, loc. Gusano-Rio Marzano-La Garella di Sopra), Travo (loc. Costa del Bulla, loc. Cà del Bulla, loc. Cà del Duca), Pianello Val Tidone (loc. Case Gramonti-Rocca d’Olgisio), Piozzano (loc. Poggio Arena-Vidiano Soprano), Pecorara (loc. Casoni), Zerba (loc. Cerreto, loc. Belnome, loc. Barchi-Castan, loc. Barchi-Garban), Ottone (loc. Gramizzola-campo sportivo, loc. Gramizzola SE), Luganano Val d’Arda (loc. Carignone).
  • 2014 (n. 13 rilasci): Gropparello (loc. Gelati), Pecorara (loc. Lazzarello), Coli (loc. Magrini e loc. Faraneto), Ottone (loc. Barchi-Reneizu e loc. Barchi-Crösci), Cerignale (loc. Casale), Ferriere (loc. Cattaragna-Lomumortu e loc. Cattaragna-Pian delle Caselle, loc. Castagnola sopra Chiesa, loc. Castagnola-sotto paese, loc. Cassimoreno), Travo (loc. Monte Bogo).
  • 2013 (n. 3 rilasci): Vernasca (loc. Vezzolacca-Castelletto).
  • 2012 (n. 2 rilasci): Vernasca (loc. Vezzolacca e Parco Provinciale).

CONSIGLI TECNICI

Si raccomanda nei siti di rilascio di

  • Non potare e di non bruciare nulla fino a metà novembre.
  • Successivamente è possibile fare delle potature ma non bruciare nulla lasciando i residui nel bosco (anche le foglie cadute).
  • I residui di potatura e le foglie secche possono essere eliminati dopo 16-18 mesi dal taglio.